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NORME REDAZIONALI Questa pagina viene aggiornata regolarmente. La presente versione è datata luglio 2005. Contatti Tutta la corrispondenza postale per il Direttore Responsabile va inviata a: Gianfranco Porcelli, SeLM, Via Bruzzesi 39, 20146 Milano L'indirizzo di e-mail è gp.anils@email.it ; si prega di includere nel soggetto del messaggio il cognome dell'autore e una delle parole-chiave del titolo, e di usare per gli allegati il formato Word per Windows o Rich Text Format. Indirizzo alternativo: gianfrancoporcelli@yahoo.it . I contributi, in lingua francese, inglese, italiana, spagnola o tedesca, che contengono caratteri fonetici, schemi, grafi, diagrammi o figure devono essere presentati per la composizione anche in copia cartacea, costituita da cartelle A4 standard di circa 2000 battute ciascuna (ad esempio, 30 linee di 67 battute ciascuna, spazi compresi). Gli articoli che superano la lunghezza di 15.000 caratteri (spazi compresi) potranno essere pubblicati solo se giudicati di eccezionale interesse dalla Redazione. Si prega di numerare le pagine della versione cartacea. È opportuno che il nome del file contenga il cognome dell'autore e una o due parole chiave del titolo o relative al contenuto (ad esempio: RossiTestoDupont.rtf o BianchiAulaLingue.doc); se tanti ci mandano file "SeLM.doc" o "articoloANILS.rtf" sono possibili disguidi. Mettetevi nei panni di chi riceve! Le scadenze per l'inoltro dei lavori variano a seconda dei numeri doppi e per altre esigenze redazionali. Si consiglia di inviare i lavori appena pronti, perché la priorità nella pubblicazione dipende anche dall'ordine di arrivo. Dal 2006 si prevedono le scadenze a fine febbraio, maggio, agosto e novembre. Che cosa inviare La rivista riceve spesso proposte di articoli di persone giustamente entusiaste per avere scoperto la Glottodidattica e/o qualche area specifica all'interno di essa. Si tratta tuttavia di lavori che riassumono ciò che i lettori di "SeLM" minimamente informati conoscono già. In altre parole, non c'è nessun "valore aggiunto". È molto più utile, e quindi pubblicabile, una paginetta che riferisce di esperienze originali, di sperimentazioni o proposte didattiche ancora non note in Italia, ecc. Se, ad esempio, il punto di partenza è una tesi di laurea, non interessano i capitoli introduttivi di carattere generale ma una sintesi delle conclusioni sull'oggetto specifico e puntuale della ricerca. Si consiglia una lettura preliminare di alcuni numeri di "Scuola e Lingue Moderne" per verificare che l'argomento proposto non sia stato trattato recentemente da altri e per osservare le caratteristiche, anche formali, dei lavori pubblicati. Il cestino, anche se virtuale. è sempre spiacevole da usare e questi accorgimenti possono prevenire sgradevoli rifiuti. Norme per la stesura dei lavori Si raccomanda di seguire attentamente le seguenti indicazioni:
Stile Dato lo stile, il formato e il tono della rivista, si devono evitare i paragrafi troppo lunghi e gli articoli "monolitici", senza scansioni interne. Il paragrafo, questo sconosciuto: dove e perché fare punto e a capo è uno dei segreti meglio custoditi della scuola italiana. La Redazione si trova costretta in alcuni casi a spezzare paragrafi e a introdurre dei titoletti, ma è meglio che lo faccia l'autrice o autore. Oltre tutto, trovare i titoli appropriati è utile: se si fa fatica, vuol dire che o si sta cercando di dire troppe cose assieme o non si sta dicendo nulla di particolare. Spesso, quindi, è un segnale da non sottovalutare. Le parole straniere nel corpo del testo devono essere in corsivo , a meno che non si tratti di vocaboli o locuzioni naturalizzati. Per le citazioni e per le parole da evidenziare usare " "; per parole o espressioni citate all'interno di citazioni, utilizzare ‘ '. Per ulteriori differenziazioni si può ricorrere al neretto , al MAIUSCOLO e al maiuscoletto; invece il sottolineato crea problemi perché nella tradizione tipografica è assimilato al corsivo . Solo in casi eccezionali si useranno combinazioni come grassetto corsivo , MAIUSCOLO NERETTO , e simili, al di fuori dei titoli e sottotitoli. E' importante la coerenza interna, ossia che tutti i prestiti stranieri siano segnalati in un certo modo, che tutte le voci-chiave siano indicate in un altro modo, e così via. Per convenzione, le grafie sono poste tra < > e le trascrizioni della pronuncia sono tra [ ] o tra / / a seconda del tipo di analisi, fonetica o fonologica. Si riscontra spesso una scorretta collocazione dei segni di interpunzione, il che con i sistemi di videoscrittura porta anche ad errori nell'andare a capo. I segni singoli come . , ; : ! ? non sono mai preceduti da uno spazio e sono sempre seguiti da uno spazio. I segni a coppie come ( ), "", [ ], ‘', // e < > non hanno nessuno spazio tra sé e la parola o frase che delimitano e hanno uno spazio prima dell'apertura e uno dopo la chiusura. I puntini di sospensione sono sempre tre. Errata: " Ciao ,Anna!Come stai ? " - ° - York( England )is a city...... Corrige: "Ciao, Anna! Come stai?" - ° - York (England) is a city... Le note devono essere esplicative . Per le note solo bibliografiche si utilizzino i riferimenti interni (vedi sotto). Immagini e evidenziazioni La rivista è stampata in due colori e consente quindi la pubblicazione di immagini solo in bianco e nero . Inoltre le immagini inviate via computer non servono: alla tipografia occorrono fotografie lucide. Se sono essenziali per la comprensione del testo, inviate quindi disegni in bianco e nero oppure fotografie idonee alla stampa, tenendo presente che non saranno restituite . Sono graditi suggerimenti per le immagini che potrebbero riempire eventuali spazi vuoti. Nella parte dell'articolo dedicata alle "informazioni di servizio" da non stampare potete aggiungere frasi come "Ci starebbe bene una foto di... [soggetto]", meglio se accompagnata dall'indicazione di un archivio fotografico ove essa è reperibile. Se osservate attentamente un qualsiasi numero recente di SeLM ( operazione vivamente raccomandata! ), notate che alcune frasi del testo sono riprese e evidenziate nella pagina. Questo lavoro lo fa la Redazione, ma ogni Autore può indicare quali parole ritiene di dover mettere in evidenza. Riferimenti bibliografici Utilizzare il sistema autore-data con i riferimenti all'interno del testo, fra parentesi tonde senza virgola fra il nome dell'autore e la data. Non usare p . o pp . e non inserire uno spazio fra l'anno e la pagina o le pagine. Esempio: (Rossi 1998:134-135) oppure "come dice Rossi (1998:134-135)". Se si citano più opere, dello stesso autore o di autori diversi, separare ogni riferimento con un punto e virgola: es. (Rossi 1993; 1994; Bianchi 1999; 2002). I riferimenti a due opere dello stesso autore pubblicate nello stesso anno vanno distinti con una lettera dell'alfabeto. Esempio: (Rossi 1998a) e (Rossi 1998b). Per più autori indicare per la prima citazione i nomi degli autori: (Rossi, Bianchi, Conti 1999); per le citazioni successive si può indicare il cognome del primo autore seguito da et al. (Rossi et al ., 1999) purché non si creino ambiguità. Voci bibliografiche Vi sono innumerevoli stili di citazione bibliografica; in linea di principio sono tutti validi purché rigorosamente coerenti al loro interno. Per uniformare gli interventi su "SeLM" si richiede di adottare le norme seguenti: I titoli dei volumi devono essere in corsivo . I titoli delle riviste, dei saggi e degli articoli devono essere "in tondo tra virgolette". Nel caso di voci bibliografiche complete, dopo l'autore (cognome maiuscolo e iniziale del nome o dei nomi), indicare nell'ordine: l'anno tra parentesi, il titolo completo, la casa editrice, il luogo di edizione, e, per saggi e articoli, le pagine di inizio e fine. Si noti: la casa editrice (in forma semplificata: Garzanti, NON Editrice Garzanti S.p.A.) prima della città. Esempi di volumi: STEVICK E.W. (1990), Humanism in Language Teaching , Oxford University Press, Oxford. Michaelis H., Jones D. (1913), A Phonetic Dictionary of the English Language , Carl Mayer, Hanover. Esempio di saggio in una raccolta: PORCELLI S. (2000), "Visual and verbal resources in cartoons", in BALDRY A. (a cura di), Multimodality and Multimediality in the distance learning age , Palladino, Campobasso, pp. 263-270. Esempio di numero monografico: BONDI A. (a cura di), "Deutsch als Fremdsprache", numero monografico di "Scuola e Lingue Moderne", a. XXII, nn. 8/9, ago./set. 1984. Esempio di articolo su rivista: WEST M. (1969), "Vocabulary Selection", in "Scuola e Lingue Moderne", a. VII n. 1, pp. 4-10. Le voci in bibliografia devono essere elencate alfabeticamente per autore, senza suddivisioni in sezioni. Le opere dello stesso autore sono in ordine di data. Nella versione cartacea, la bibliografia dovrà essere in una cartella a parte, alla fine dell'articolo. Riassumendo, sia il file che la versione cartacea devono contenere, nell'ordine: titolo - autore - istituzione - testo - bibliografia - note - data e versione - indirizzo postale e e-mail.
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